Non è solo una grande festa antifascista, è una chiamata a tutte le forze antifasciste, quelle che si unirono attorno al più alto significato di libertà e si opposero al nazi-fascismo, vincendo la paura della Propria morte per la libertà della maggioranza di donne e uomini oppressi. Noi, tutti noi, siamo gli eredi di quei partigiani che si sacrificarono andando in montagna a combattere il male, siamo gli eredi di quella città intera che eresse barricate e non fece passare i fascisti nel 22. Ora è Parma che richiama gli ANTIFASCISTI, donne e uomini liberi, contro un fascismo di stato, contro gruppi che perseguono la strada del razzismo, dell'omofobia, dell'esaltazione della discriminazione e negazione della libertà individuale, che minano i fondamenti della vittoria partigiana contro la dittatura, fregandosene del fatto che, fino a prova contraria, il fascismo e l'inneggiare ad esso sia fuori legge, anticostituzionale. Quindi usciamo dalle nostre calde ed accoglienti case, e alziamo la nostra voce, danzando, cantando e guardandoci negli occhi. Non sprechiamo un'occasione importante, vinciamo le nostre differenze e dimostriamo che l'antifascismo è più che mai vivo, che Parma è antifascista.
Fabio G. Malandra