sabato 31 dicembre 2011

La Farnesina deferisce il diplomatico fascio-rock

fonte: http://www.repubblica.it/politica/2011/12/30/news/finisce_in_parlamento_il_diplomatico_fascio-rock-27409228/?ref=HREC1-1



Il console italiano a Osaka inneggia alla Repubblica Sociale, e fa "musica per i camerati". Il ministero degli Esteri prima minimizza poi interviene, il Pd e l'Anpi chiedono spiegazioni


ROMA - Inneggia alla Repubblica Sociale italiana, celebra squadristi e bandiere nere e ricorda, con orgoglio, le botte date ad un antifascista, all'università. Parole d'odio e di militanza nera, quelle che risuonano nelle canzoni del Katanga, leader del gruppo "Sotto fascia semplice". Uno che ai concerti, promossi da CasaPound, viene accolto con le braccia tese. Cantore fascio-rock e, allo stesso tempo, rappresentante diplomatico italiano all'estero: dietro allo pseudonimo, ben noto sulla scena neofascista italiana, si cela, come ha rivelato l'Unità, Mario Vattani. Ex braccio destro del sindaco Gianni Alemanno (è stato suo "ministro degli Esteri": dal 2008 al 2011 ha ricoperto il ruolo di consigliere diplomatico), figlio del più famoso Umberto, uno dei diplomatici più potenti d'Italia, attualmente ha il compito di rappresentare il nostro Paese in Giappone. Dallo scorso mese di luglio è stato, infatti, promosso console generale d'Italia a Osaka. Ma la Farnesina, presa visione del caso, ha deciso di deferirlo.

IL VIDEO: VATTANI SUL PALCO 1

Sul sito della rappresentanza diplomatica italiana viene riportato il suo curriculum "ufficiale": ha guidato l'ufficio economico commerciale all'ambasciata di Tokyo, è stato consigliere diplomatico di Alemanno quando era ministro delle politiche agricole e forestali e console d'Italia a Il Cairo.

formazione internazionale, grazie al background e ai mezzi che gli ha messo a disposizione il padre, è entrato nella carriera diplomatica nel 1991. Anni durante i quali era già un leader della musica identitaria, che animava (e anima) gli incontri della destra estrema negli spazi occupati e nei pub neri. Quella delle celtiche e dei raduni nostalgici a Predappio. Voce degli "Intolleranza" prima, fondatore nel 1996 dei "Sotto fascia semplice", non aveva mai cantato live. Anche se, come testimoniano le interviste rilasciate con lo pseudonimo "Katanga", era un sogno che aveva sempre coltivato. La musica, per lui, è sempre stata militanza. Una potente arma da usare per inculcare nei giovani quei valori fascisti di cui le canzoni sono impregnate. A documentare una delle sue prime uscite pubbliche, su Youtube, c'è un video che racconta l'esibizione presso "La tana delle tigri", raduno organizzato da CasaPound nei pressi dello stadio Olimpico.

Canta con Gianluca Iannone, voce degli Zeta Zero Alfa, e attacca pacifisti e disobbedienti. E' la prima esibizione pubblica dei "Sotto fascia semplice". Sul palco esibisce braccia ricoperte di tatuaggi, quelli che poi, nei viaggi da diplomatico, ha sempre celato dietro ad eleganti completi gessati, protetto dalle maniche lunghe. Anche nelle missioni estere con il sindaco Alemanno, da Auschwitz ad Hiroshima (un incarico retribuito con oltre 228 mila euro lordi annui). Una doppia vita anche nel look per il fascio-console. In Campidoglio è tornato, tre settimane fa, per salutare il sindaco e i suoi vecchi collaboratori  -  che ben conoscevano la sua attività di fascio-cantante. Le sue parole sono musica per l'orda nera: "Una repubblica fondata sui valori degli epuratori  -  canta in "Repubblica", uno dei suoi cavalli di battaglia - Da chi senza tante storie e con l'aiuto degli stranieri ha fatto fuori quegli ultimi italiani che fino alla fine hanno combattuto per un'altra repubblica".

L'altra Repubblica a cui si riferiva  - come spiega in un'intervista concessa ad uno di quei siti di controinformazione che lo osannavano - in contrapposizione a quella italiana ("fondata sui valori della resistenza, sui valori della violenza, sui valori del tradimento e dell'arroganza. Una repubblica fondata sulla lotta armata fatta da banditi e disertori, dinamitardi e bombaroli") è quella della Repubblica sociale, e oggi rappresenta "quella che ognuno di noi può incarnare attraverso la sua attività quotidiana, e non parlo solo di militanza". Un nickname, Katanga, che gli è stato dato a Bologna, durante una trasferta "in pullman  -  recita il testo della canzone dei Sotto fascia Semplice 'Automito'  -  le ore di canti, di grida, di inni di sezione. Il grande raduno, i saluti romani davanti alla stazione". In quegli anni militava nel Fronte della Gioventù, gli scontri con i "pelosi" antifascisti (come li chiama lui) erano all'ordine del giorno. Anni difficili, durante i quali, insieme ad altri militanti dell'estrema destra, finirà sui giornali in seguito al pestaggio di due giovani di sinistra davanti al cinema Capranica (salvo poi essere prosciolto). Ma dei pestaggi sembra andar fiero. E lo scrive, nero su bianco, con assai poca diplomazia. Nella canzone "Ancora in piedi" racconta di quando, dopo essere stato malmenato nella facoltà di Scienze Politiche, a Roma, si è vendicato dei suoi aggressori: "Siamo tornati col Matto e con Sergio, siamo passati dalla porta di dietro. Vicino ai cessi dalla parte dell'aula quarta c'era il bastardo che mi aveva aggredito. L'abbiamo messo per terra e cercava di scappare, ma è rimasto appeso a una maniglia. Gli ho dato tanti di quei calci, ed era tanta la rabbia, che mi sono quasi storto una caviglia". Definisce le sue canzoni "musica per i camerati". E la musica potrebbe essere il primo passo per sbarcare nell'attività politica, come ha lasciato intuire in un'altra intervista: "Ritornare a suonare dal vivo  -  ammetteva   -  significherebbe riprendere a fare politica attivamente. E' una cosa a cui sto pensando molto in questo periodo". E' venuto il momento  -  diceva - "in cui ognuno di noi capisce che è venuto il momento per lasciare l'isolamento".

La Farnesina si limita in una prima fase a difendere il primogenito di Umberto Vattani (e a definire la sua musica "un fatto di costume"). Poi, nel pomeriggio, rilascia un comunicato più netto: "Il Ministro degli Esteri Terzi, dopo aver preso conoscenza del caso, ha sin da ieri dato istruzioni affinché esso venga immediatamente deferito alla Commissione di disciplina del Ministero degli esteri, del che il funzionario interessato, Mario Vattani, è stato prontamente messo al corrente". 

La doppia vita del diplomatico approderà in Parlamento, con un'interrogazione preparata da Roberto Morassut (Pd): "Presenteremo un'interrogazione urgente al Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, per sapere se ritenga opportuna la nomina a console generale d'Italia in Giappone di Vattani, funzionario della Farnesina e leader di un gruppo musicale vicino agli ambienti di CasaPound. Crediamo che, nel momento in cui è ancora aperta l'indagine della Magistratura sull'ipotesi che alcuni esponenti di CasaPound siano responsabili di aggressioni e di violenze ai danni di militanti del Pd, non si possa derubricare a 'fatto di costumè la partecipazione di un diplomatico, nominato console in Giappone, a manifestazioni dove si inneggia alla Repubblica di Salò e ai rituali di una destra identitaria. Per quanto riguarda nomine importanti come quelle di diplomatici, che rappresentano il Paese all'estero, ci permettiamo di sollevare alcuni dubbi sui criteri adottati e sulla presentabilità politica del console Vattani".

L'associazione Libertà e Giustizia, tramite il coordinatore del circolo di Roma, Massimo Marnetto, chiede, con una lettera inviata al ministro Terzi, la rimozione immediata dal console: "Qui non si tratta di 'una questione personale' come ha tentato di minimizzare con inspiegabile leggerezza il portavoce della Farnesina. Infatti, Mario Vattani si pone contro il dettato dell'art. 54 della Costituzione, che vincola tutti i cittadini al  dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione. Inoltre, come titolare di delicate funzioni pubbliche di rappresentanza diplomatica, il Vattani-Katanga ha 'il dovere di adempierle con disciplina ed onore', come prescrive sempre l'art.54 della Carta. Per questi gravi e comprovati motivi, le chiediamo di provvedere affinché Mario Vattani sia rimosso al più presto dalla sua funzione, come segno di intransigente rispetto dei valori costituzionali, nati dal superamento della tragedia fascista". Preoccupazione viene espressa dal presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia: "Le ridicole, 'nere' esibizioni notturne di Mario Vattani, console italiano in Giappone, non possono non preoccuparci in quanto rivelatrici di un clima di 'nostalgismo fascistà che è penetrato fin dentro le istituzioni. L'ANPI, nel richiamare tutte le coscienze sensibili e responsabili ad una vigilanza attiva, con cesserà di condannare fermamente ogni gesto e azione che faccia riferimento a quel momento cupo e criminale della vita del Paese che fu il fascismo, già condannato dalla storia e fuori da ogni consesso che si dica civile e democratico".    
(30 dicembre 2011)  


martedì 27 dicembre 2011

Manovra bis, pronta una nuova stangata da 16 miliardi di euro.

fonte: http://www.corriereinformazione.it/2011122416268/fisco-e-previdenza/manovra-bis-pronta-una-nuova-stangata-da-16-miliardi-di-euro.html




È Natale, e come si sa, per le festività è consuetudine allietare i momenti in famiglia attraverso un piccolo scambio di doni. Ma se quest’anno la manovra “lacrime e sangue” del governo guidato da Mario Monti ha messo in forte difficoltà i ceti medio-bassi, ecco che arriva un nuovo “grande” regalo per gli italiani da parte del governo: una nuova manovra da 16 miliardi di euro.

Infatti l’esecutivo guidato da Monti dovrà affrontare nei prossimi mesi la questione che riguarda la riduzione del 3% l’anno, per un totale di 20 anni, del debito pubblico, al 120% del Pil, fino al 60%.
Basta dunque fare due conti, se la matematica non è un’opinione, e vedere come il nostro debito pubblico è di circa 1.900 miliardi di euro, il Pil di 1.586, quindi il 3% di debito sono 57 miliardi di euro l’anno da risparmiare (3,6% del Pil). Rientrare nel 3% vuol dire l’intervento dell’Europa al nostro debito pubblico, ovvero condizione indispensabile per gli interventi dell’Unione con il fondo “salva Stati” per l’acquisto di debito pubblico e avere così il sostegno della Banca Centrale Europea (Bce).
Il tutto fa parte del cosiddetto “fiscal compact”, che altro non è che il patto fiscale che gli Stati membri dell’Eurozona dovranno sottoscrivere nei primissimi mesi del nuovo anno.

Cifre da record che mettono a serio rischio la stabilità del nostro Paese e con esso la credibilità della manovra varata giorni addietro. Insomma, siamo così sicuri che basteranno gli interventi presi da Mario Monti per risollevarci e non andare ulteriormente nel baratro, così come già accaduto alla Grecia?
Un interrogativo di non poco conto visto anche che sembra già allo studio dei “tecnici” che ci governano una nuova manovra da ben 16 miliardi di euro.
Infatti se il precedente esecutivo guidato da Silvio Berlusconi aveva concordato la sottoscrizione della nuova regola europea a partire dal 2014, ora sembra che le cose siano leggermente cambiate e fin dal nuovo anno anche l’Italia dovrà sottostare al criterio che vede appunto la riduzione del 3% l’anno di debito pubblico.

Secondo le ultime stime il rapporto debito-Pil si aggirerà il prossimo anno intorno il 120% e non del 117% così come invece prescrive la nuova regola europea.
Scenari possibili che comunque vedono una situazione sempre più triste per gli italiani, chiamati quasi certamente ad un nuovo “sacrificio” in nome collettivo, sperando che almeno questa volta non ci siano misure ancora più vessatorie nei confronti dei ceti medio-bassi.

Francescochristian Schembri

mercoledì 14 dicembre 2011

Gianluca Casseri: amico di CasaPound, scrittore e killer scatenat

fonte: http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Gianluca+Casseri%3A+amico+di+CasaPound%2C+scrittore+e+killer+scatenato&idSezione=13776



Autore esoterico, ragioniere di professione: ecco chi è l'uomo della strage di Firenze.

“Un uomo pacato di grande cultura”, un “tipo solitario”. Così alcuni membri di Casa Pound Firenze descrivono Gianluca Casseri, l’uomo che ieri ha ucciso due senegalesi e feriti altrettanti.
Un gesto folle, incomprensibile, crudele. Che spinge a chiedersi chi è l’uomo da qualche ora ribattezzato “il killer di Firenze”.
Di lui si sa per certo che era era iscritto alla sezione di Pistoia di CasaPound, associazione di estrema destra. Professione ragioniere. 50 anni di età.
Nato nel 1961 a Pistoia, in passato è stato identificato due volte dalla polizia nel corso di altrettante manifestazioni di CasaPound.

Così si presentava

La scarna biografia la scrive lo stesso Casseri sul web per presentare un suo scritto, parlando di sé in terza persona: "Nasce a Ciriegio (PT) nel 1961, mentre l'uomo va nello spazio e il cielo si eclissa per la massima eclissi del XX secolo”.

 

Scrittore ed editore

Prima di essere protagonista della sparatoria di Firenze, Gianluca Casseri era conosciuto nel web come scrittore e fondatore di una rivista. Gli argomenti, fantasy e ancora estrema destra.
Dai suoi scritti emerge un cultore del neonazismo e del negazionismo, appassionato di miti celtici come di Tolkien.
È stato anche il fondatore di una rivista oltranzista, "La Soglia", e membro dell'associazione culturale "La Runa", dove scriveva articoli come "Dracula il guerriero di Wotan" o "Il Savio di Alessandria".
 

Dal negazionismo all'Europa bianca

E proprio nel minisaggio "I protocolli del Savio di Alessandria" rilancia la teoria antisemita del complotto mondiale degli ebrei, e le tesi più biecamente negazioniste sull'Olocausto.
In un altro scritto dedicato allo scrittore neofascista Adriano Romualdi si rifà esplicitamente a Nietzsche, Jung e Evola, per un minestrone in cui convergono la difesa della razza ariana, la purezza dell'Europa bianca e cristiana.
Insieme a Enrico Rulli Casseri ha anche scritto un libro, "La Chiave del Caos", un testo in cui si intrecciano negromanzia, magia, esoterismo. 



Ultimo aggiornamento: 14/12/11

Blitz dei Ros: arrestati 5 estremisti di destra di Militia

fonte: http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Blitz+dei+Ros%3A+arrestati+5+estremisti+di+destra+di+Militia&idSezione=13781



Accusati di azioni contro ebrei, Alemanno, Schifani, Fini e perfino George Bush.

Blitz inatteso del Ros dei carabinieri contro Militia, un'organizzazione di estrema destra di cui pochi hanno sentito parlare, ma che - evidentemente - operava nell'ombra.
Sono stati effettuati, infatti, stamattina 5 arresti da parte dei carabinieri del Ros. Due degli arresti sono stati effettuati a Roma, due ad Albano laziale e uno ad Ascoli Piceno.
Numerose anche le perquisizioni nei confronti di soggetti inseriti nella galassia dell'estremismo politico di destra.
 

Azioni contro Alemanno, Schifani e la comunità ebraica

L'indagine, coordinata dal pool antiterrorismo della procura di Roma, ha riguardato appartenenti a Militia, ritenuti responsabili di associazione per delinquere, violazione della legge Mancino, azioni contro la comunità ebraica romana ed il suo presidente Riccardo Pacifici, contro il sindaco di Roma Gianni Alemanno, i presidenti del Senato e della Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini nonchè contro George Bush e cittadini rumeni.
  

"Odio razziale e etnico"

Ai militanti di Militia, si legge in un comunicato, è stato contestato, oltre al reato associativo, la diffusione d'idee fondate sull'odio razziale ed etcnico, apologia di fascismo, il deturpamento di cose altrui, il procurato allarme e le minacce alle istituzioni e ai loro rappresentanti.



Ultimo aggiornamento: 14/12/11

domenica 11 dicembre 2011

Equitalia, bomba anarchica Ferito il direttore generale.

fonte: http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/10/Equitalia_bomba_anarchica_Ferito_direttore_co_9_111210008.shtml


ROMA - Sembrava un pacchetto come tanti altri. Busta gialla, interno imbottito. Sul retro il timbro postale di Milano e l' indirizzo del destinatario: «Dottor Marco Cuccagna, direttore generale Equitalia». Nascondeva invece un «messaggio» esplosivo del Fai, la Federazione anarchica informale: alle 12.30 di ieri il plico è scoppiato fra le mani del dirigente della società per la riscossione dei tributi che lo aveva trovato sulla scrivania. Cuccagna, 51 anni, ha sollevato la busta e ne ha strappato un bordo: in un attimo è stato investito dallo scoppio di un sacchetto di polvere esplosiva innescata da una linguetta collegata a una batteria. A soccorrerlo nel suo studio, al secondo piano del complesso di via Andrea Millevoi, all' Ardeatino, è stata una segretaria, poi sono corsi altri impiegati: il dirigente era seduto sulla poltrona, sotto choc, con il volto e il petto coperti di ustioni. Gli abiti lacerati e bruciati. Si stringeva la mano destra insanguinata. Attorno, le tracce di un' esplosione devastante: la scrivania di cristallo in frantumi, il controsoffitto crollato. Il plico era stato recapitato con la corrispondenza quotidiana insieme con quella dell' 8 dicembre, in sospeso perché gli uffici erano chiusi. La rivendicazione della Fai, scritta a penna, contro «banche e banchieri, zecche e sanguisughe», ha fornito alla Digos di Roma, diretta da Lamberto Giannini, la conferma che si tratta dello stesso tipo di ordigno spedito due giorni fa a Francoforte al presidente della Deutsche Bank, Josef Ackermann. In quel caso è stato disinnescato ma l' allarme internazionale scattato subito dopo non è bastato per evitare l' attentato di ieri. E ora si teme che in circolazione ci sia un terzo plico-bomba: il Viminale ha inviato a prefetti e questori una circolare per alzare la vigilanza su banche e obiettivi sensibili riconducibili ad attività economiche. Cuccagna, rimasto sempre cosciente, è stato sottoposto a due interventi chirurgici. Il primo per l' amputazione dell' ultima falange dell' anulare con la ricostruzione del medio e del mignolo. L' altro, per togliere dagli occhi le schegge. «È stato fortunato, poteva andare molto peggio - spiega il direttore di Oftalmologia del Sant' Eugenio, Romolo Appolloni, che ha operato insieme con Paolo Palombo, chirurgo della mano e primario del Centro ustioni -. La vista è salva e recupererà l' uso della mano al 95%». Forse il dirigente sarà dimesso prima di Natale.

giovedì 8 dicembre 2011

Gruppo anarchico italiano rivendica pacco bomba a Deutsche bank

fonte: http://www.repubblica.it/esteri/2011/12/08/news/gruppo_anarchico_italiano_rivendica_pacco_bomba_a_deutsche_bank-26299385/?ref=HREC1-6



La polizia tedesca annuncia che è arrivata una lettera sul plico esplosivo mandato all'amministratore delegato dell'istituto di credito. Il gesto sarebbe stato organizzato nel nostro Paese. L'ordigno - dicono gli investigatori - era pronto a esplodere

FRANCOFORTE - La polizia tedesca annuncia che un gruppo anarchico italiano ha rivendicato, con una lettera, il pacco bomba diretto all'amministratore delegato della Deutsche Bank, Joseph Avkermann. Il gruppo si firma Federazione anarchica informale. Secondo la polizia inoltre potrebbero essere state inviate altre due lettere. Quella destinata a Ackerman poteva esplodere ed è stata disinnescata. "Tre esplosioni contro banche, banchieri, zecche e sanguisughe": è il testo contenuto nella lettera, scritta a mano e in italiano. 

Sul pacco, che conteneva esplosivo e frammenti di metallo, compariva come mittente la Banca centrale europea che ha sede sempre a Francoforte. E' stato intercettato ieri pomeriggio durante un controllo di routine con il metal detectator. Ackerman era stato contestato recentemente dal gruppo Occupy: l'amministratore delegato aveva invitato i dimostranti a prendere la parola e il portavoce, mascherato, l'aveva definito come "uno tra i manager più spregiudicati del mondo".  


Attacco Anonymous al sito Tav "Tentativo di violentare la natura"

fonte: http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/433305/




I pirati sono entrati nel server postando un messaggio contro
la linea ad alta velocità in Valsusa

Attacco hacker del collettivo Anonymous al sito della Tav Torino-Lione. I pirati informatici hanno lanciato l'operazione 'Green Rights' a sostegno dei militanti No Tav e si sono intrufolati nel server del portale postando un messaggio nella sezione 'Mappa dei sondaggi' contro la linea ad alta velocità.

"Cittadini del mondo - si legge nel messaggio - Operation Green Rights è decisa a testimoniare il suo sostegno alle popolazioni della Val Susa che si battono contro la linea ad alta velocità. Un'opera molto costosa e non necessaria visto che il traforo del Frejus è sotto utilizzato e che non si prevedono incrementi dei traffici nei prossimi anni. Inoltre la Tav devasta le montagne, montagne che al loro interno contengono amianto ed uranio, che una volta polverizzati a causa dei lavori non possono certo giovare alla salute. Rileviamo infine che come già per il tunnel del Mugello vi sono rischi di dissesti idrici e di inquinamento delle falde acquifere a causa delle citate polveri".

"Ancora una volta nel nome di uno 'sviluppo' inutile e del bieco interesse economico si tenta di violentare la natura e le proteste legittime sono demonizzate dai media e dal governo. Noi di Anonymous, invece, uniamo oggi la nostra protesta a quella dei cittadini della val Susa e una volta di più ribadiamo ai potenti della terra: nessun vantaggio economico - concludono gli hacker di Anonymous - potrà mai essere barattato con la bellezza della natura incontaminata, nessun mirabolante 'sviluppo' giustificherà mai le vostre immonde politiche schiave della fame di denaro".


martedì 6 dicembre 2011

la manovra Monti


Riportiamo di seguito il testo della manovra del governo delle banche.
Ci riserviamo, dopo lettura, di commentare, ma si intuisce subito che chi paga la crisi è la gente comune, gli operai, i dipendenti, il pubblico, la sanità. I salari saranno tassati e non incrementati, tredicesime più snelle, aumento del precariato, bloccate la perequazione delle pensioni. Costo della politica intoccato, come gli stipendi milionari dei dirigenti delle aziende pubbliche, banche. 
Casa Anarchica



giovedì 1 dicembre 2011

1912-2012 i 100 anni dell'Unione Sindacale Italiana

fonte:http://ita.anarchopedia.org/Unione_Sindacale_Italiana




Nascita dell'USI

L'U.S.I. nacque a Modena nel 1912 durante un convegno tenutosi il 2324 e25 novembre:
«(L'assemblea) Delibera quindi;
in omaggio a questi criteri di dar vita ad un nuovo organismo nel quale d'accordo con tutte le forze operaie organizzate - estranee alla Confederazione Generale del Lavoro - sia possibile realizzare seriamente la realizzazione dell'Unità Proletaria Italiana, sulle indicate basi dell'aconfessionalismo, dell'apoliticismo di partito e dell'autonomismo sindacale.
Il Congresso fa però invito alle organizzazioni che accettano quest'ordine di idee di aderire senz'altro al nuovo Istituto Unitario lasciandole libere di tenere verso gli organismi nazionali esistenti quell'atteggiamento che crederanno più conveniente ai fini della conservazione dell'unità locale".
Messe ai voti le due mozioni, Bitelli e De Ambris, risultarono a:
DE AMBRIS, voti: 42.114
BITELLI, voti: 28.856
Astenuti, voti: 6.253
Era così nata l'Unione Sindacale Italiana.» 
I congressisti, in gran parte sindacalisti proveniente dalla C.G.L, ritenevano infatti che tale sindacato fosse ormai troppo asservito alla poltica portata avanti in parlamento dal Partito Socialista. All'U.S.I. aderirono rapidamente tutte le camere del lavoro più di sinistra (tra cui, in Emilia, le Camere del Lavoro di Bologna, Modena, Parma, Piacenza e Ferrara), rinsaldando le file organizzative del sindacalismo rivoluzionario nato e sviluppatosi subito dopo il primo sciopero nazionale in Italia del 1904.
Manifesto dell'USI-1913
Durante i suoi primi anni di vita l'organizzazione fu impegnata in una serie di lotte tendenti a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei proletari, senza mai trascurare l'impegnoantimilitarista che la caratterizzerà nel corso di tutta la sua storia. Immediatamente si contrappose alla Confederazione Generale del Lavoro per la sua politica rivoluzionaria ed intransigente, per il rifiuto di collaborazione con qualsiasi partito politico, per la sua volontà di organizzare anche i lavoratori non qualificati, per il suo rifutare qualsiasi collaborazione con loStato, per l'azione diretta e la non esclusione a prescindere della violenza.
Il II° Congresso dell'USI si tenne a Milano, dal 4 al 7 dicembre 1913.


La prima guerra mondiale

Alla vigilia del primo conflitto mondiale fu attraversata, come le altre organizzazioni della sinistra, dal ciclone dell'interventismo. Espulsi coloro che, al suo interno, si erano schierati per l'intervento militare dell'Italia contro l'Austria e la Germania (De Ambris, Corridoni e, in un primo tempo, Di Vittorio), l'U.S.I. continuò, sotto l'impulso di militanti quali Armando Borghi, fondatore nel 1915 dell' organo propagandistico dell'USI «Guerra di Classe», e Alberto Meschi, a propagandare coerentemente l'antimilitarismo.
A guerra conclusa, nel corso delle lotte che portarono il paese molto vicino alla rivoluzione sociale, l'organizzazione raggiunse la sua massima consistenza numerica (circa mezzo milione di iscritti). In quel periodo aderì all'A.I.T) cui è affiliata la maggior parte dei sindacati autogestionari esistenti a livello mondiale.
Poco prima dell'avvento del fascismo si tenne il 3° e il 4° congresso dell'organizzazione:


Durante il fascismo

A partire dal 1920, come molte organizzazioni di "sinistra", subì la repressione del regime fascista. In quegli anni si oppose al fascismo insieme agli Arditi del Popolo in una lotta che culminò nella Battaglia di Parma del 1922.
Lentamente diminuì la sua attività e la sua efficacia, siano a quando il fascismo ne soppresse ogni attività nel 1925. Da quel momento l'U.S.I.-A.I.T continuò a vivere nell'esilio e nella clandestinità, partecipando alla rivoluzione spagnola del 1936 in appoggio al sindacato CNT-A.I.T. e, attraverso l'impegno dei suoi militanti, alla resistenza antifascista.


Il secondo dopo-guerra

Nel secondo dopoguerra, con l'avvento della repubblica, coloro che avevano militato nell'U.S.I. rinunciarono, inizialmente, a ricostituirla, per collaborare invece alla costruzione del sindacato unitario C.G.I.L Solo nel 1950, con la rottura dell'unità sindacale, alcuni di loro ricostituirono l'U.S.I.-A.I.T che però, fino alla fine degli anni sessanta, fu realmente attiva solo in poche regioni italiane. Nel 1968 «Guerra di Classe» cambiò denominazione in «Lotta di Classe» , il cui primo numero fu editato in occasione del 1 maggio 1969.
Nella "seconda metà degli anni 70", nasceva, in seno al movimento anarchico italiano, la proposta di ricostruire L'Unione Sindacale Italiana. Al "congresso di Genova" del 1978, organizzato per questo scopo, si sono affrontate due posizioni che, alla fine, hanno portato da una parte alla ricostituzione dell'USI e dall'altra alla nascita del Comitato d'azione diretta (CAD).
Oggi l'U.S.I.-A.I.T. si presenta come sindacato autogestionario, che si caratterizza per la struttura organizzativa libertaria e federalista(sindacato autogestito), per il suo impegno a favore dell'autorganizzazione dei lavoratori (alla quale, ogni qualvolta è possibile, non intende sostituirsi), per la prospettiva in cui si muove, che rimane quella della costruzione di una società socialista e libertaria.
Tra i suoi obiettivi principali figurano la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, un reddito minimo garantito per i disoccupati, la difesa della sanità, dell'istruzione e della previdenza pubblica, la smilitarizzazione del paese, ecc.
Manifesto dell'USI-AIT in occasione del quarantennale della strage di Piazza Fontana e dell'uccisione di Giuseppe Pinelli, anarchico e militante USI


L'U.S.I. non è un'organizzazione anarchica

L'U.S.I. «si ricollega alla tradizione storica del sindacalismo rivoluzionario ed autogestionario e si pone come alternativa di classe ed organizzazione di tutti gli sfruttati, gli emarginati, gli oppressi».
Lo statuto dell'U.S.I. si ispira ad alcuni concetti dell'anarchismo quali il federalismo, l'autogestione, l'azione diretta, l'«emancipazione dell'uomo da qualsiasi dominio economico, politico e morale», l'«eliminazione di ogni forma di sfruttamento e di oppressione dell'uomo sull'uomo», l'«abolizione dello stato e dei dogmi». Scopo dell'U.S.I. è quello di «sostituire alla presente società autoritaria e capitalista, l'organizzazione federalista e razionale della produzione e della ripartizione, alla lotta fra gli uomini la solidarietà umana».
L'U.S.I. è membro dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori (anarco-sindacalista)e il suo organo ufficiale di stampa è «Lotta di Classe» (periodico anarco-sindacalista), già «Guerra di Classe» (fondato nel 1915 da Armando Borghi).
Ciò premesso e benché tanti anarchici siano stati il motore trainante dell'U.S.I. ed ancor oggi vi facciano parte, l'U.S.I. non è un'organizzazione anarchica: «l'U.S.I. non è tributaria di alcun partito politico, movimento specifico, filosofico e religioso (nemmeno quello anarchico)».

Festa antifascista 20 ottobre 2018 via Testi 2 ore 18.30

Non è solo una grande festa antifascista, è una chiamata a tutte le forze antifasciste, quelle che si unirono attorno al più alto significa...