Il 26 gennaio con un atto repressivo, anche qua a Parma, si è voluta stroncare la resistenza popolare contro la TAV e la solidarietà che riceve da molte parti d’Italia. Lo Stato e le Lobby pro-TAV hanno voluto artificiosamente dividere il movimento NO TAV in “buoni” e “cattivi”, per mettere la questione della TAV solo sul piano di ordine pubblico.
Vogliono stroncare un movimento che si batte contro la devastazione di un territorio, contro l’occupazione militare, contro le banche. Questa è la lotta contro un’opera inutile che costerà all’incirca 20 miliardi di euro quando potrebbero essere utilizzati in questo momento di crisi per la sanità, le pensioni, la scuola, per i lavoratori in difficoltà.
Esprimiamo solidarietà agli arrestati, ai denunciati e ai perquisiti. La resistenza popolare non si arresta.
Liberi subito
Gruppo Anarchico “A. Cieri” Parma - FAI
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