giovedì 29 agosto 2013

No Tav, ancora repressione in Val Susa





COMUNICATO DEL 28 AGOSTO 2013.


Anche questa mattina, come ieri, la procura tormenta il sonno dei no tav. Questa volta nel mirino c’è Giuliano, alle 5.50 si è trovato la digos che prendeva a pugni la porta del suo appartamento svegliando l’intero palazzo. Entrano con un mandato di perquisizione, che però non mostrano subito ma dopo svariate richieste, e la scena si ripete. Vengono sequestrati computer, telefoni, macchine fotografiche, memorie esterne e qualche maglietta.

Mentre alla sua compagna, a casa con lui in quel momento, non vengono date spiegazioni e gli viene impedito di leggere gli atti, Giuliano viene portato in questura per foto segnaletiche, impronte digitali e la consegna dei verbali di sequestro. Scopriamo dalle carte che Giuliano viene indagato perché alla marcia degli over 50, durante la quale si era offerto di fare delle fotografie, avrebbe usato “violenza e minacce” verso una persona, di cui non ci è dato sapere le generalità, la quale veniva intimidita allo scopo di farsi consegnare prima i documenti e poi il telefono!  Al via sui giornali le teorie più assurde dei pennivendoli di regime. A noi sembra l’ennesimo attacco per perseguitare il dissenso in valle portato avanti pari passo da giornalisti prezzolati e i PM più fedeli al partito. Come comitato e come solidali crediamo che sia giunto il momento che la Valle dia una risposta seria a queste angherie nei confronti dei no tav.



Solidali e vicini ai nostri amici e compagni continuiamo a lottare perché abbiamo ragione! 

Comitato NO TAV Spinta dal Bass - Spazio sociale VisRabbia

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