CASA ANARCHICA si prefigge di essere parte dell'espressione libertaria in Parma e Provincia, redatto dai compagni del Gruppo Anarchico Antonio Cieri. "L’Anarchia, al pari del socialismo, ha per base, per punto di partenza, per ambiente necessario, l’eguaglianza di condizioni; ha per farlo la solidarietà; e per metodo la libertà". (Errico Malatesta)
mercoledì 19 novembre 2014
COMUNICAZIONE URGENTE
DOMANI RENZI NON PASSERA' TRA GLI ALLUVIONATI DI PARMA .... IL PRESIDIO IN PIAZZALE FIUME NON SI TERRA' ..... FATE GIRARE
martedì 18 novembre 2014
Giovedì 20 novembre ore 9.00 presidio popolare in Piazzale Fiume
Oggi è arrivata la lettera del settore scolastico della giunta pentastellata parmigiana per informare i genitori dei bambini che frequentano le scuole d'infanzia che la retta mensile è aumentata di oltre il 200%. Questa è la politica applicata da coloro che vorrebbero essere diversi da quelli che hanno preceduto la loro dittatura democratica; aiuta i solito noti, i poteri forti del territorio ... ve li raccomando i 5 stelle!!!!!!!!!!!!!! Questo è da aggiungere al disastro del 13 ottobre scorso con l'esondazione del torrente Baganza e le conseguenze che un'inondazione può causare nel quartiere più popoloso di Parma, il Montanara, l'Ospedale Piccole Figlie nel quale, in quei tragici momenti, si è rischiato anche delle vittime; medici infermieri e pazienti si sono salvati nuotando in quello schifo per raggiungere le scale antincendio; il polo per anziani, Villa Parma con evaquazione (come alle Piccole Figlie pazienti trasferiti all'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma) di anziani nelle strutture a più piani in piazzale fiume; la scuola per l'infanzia ABRACADABRA in via Stirone con 11 bambini ed insegnanti bloccati all'interno della struttura; tutta la zona di via baganza, per arrivare a piazzale Bixio e via Volturno per non dimentica il nuovissimo polo sportivo in zona via Po (la più colpita). Chilometri di città nell'acqua e nel fango. In quei giorni il sindaco Pizzarotti non si è fatto vedere, solo dopo 4 giorni si è degnato di far visita alle zone; le istituzioni sono state vacanti, solo la solidarietà popolare senza colore ha fatto si che in una settimana il fango fosse domato. Ciò che sgomenta è che i soldi per questa catastrofe l'amministrazione la pretende dagli stessi alluvionati insieme, ai genitori dei bambini di ABRACADABRA ed al resto dei cittadini della nostra città. Giovedì arriverà in città anche l'altro bellimbusto di Renzi, assente a Parma, come a Genova, nel vercellese, a Milano, a Carrara, nel triveneto martoriato dall'eccezionale periodo di mal tempo. Farà una passeggiata elettorale nelle zone colpite, solo perchè siamo in campagna elettorale per le prossime Regionali. BASTA! BASTA! BASTA! Giovedì 20 novembre, dalle ore 9, in occasione dell'arrivo del primo ministro Renzi, in Piazzale Fiume a Parma, sarà presente un presidio per protestare contro la politica istituzionale che non è al fianco dei cittadini, contro i politici che aiutano gli industriali, le banche, rifacendosi sui cittadini, la gente comune, i nostri miseri stipendi, sui nostri bambini per reperire denaro. NON SIAMO MUCCHE DA MUNGERE .... E' ORA DI SVEGLIARSI E DIRE BASTA! SE CONDIVIDETE LA RABBIA VENITE IN TANTI SE LO MERITANO !!!!!!!
lunedì 17 novembre 2014
Più di 100 persone alla mostra degli studenti del Toschi
fonte: http://www.rossoparma.com/index.php/cultura/citta/4590-torre-libertaria-piu-di-100-persone-alla-mostra-degli-studenti-del-toschi
Sabato pomeriggio grande successo della mostra autogestita dagli studenti dell'Istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma: più di cento persone sono passate per vedere le opere realizzate dai ragazzi e dalle ragazze dell'istituto ma anche da studenti di altri istituti superiori di Parma. E' stato l'occasione anche per presentare il giornalino Toskaccio, redatto all'interno della scuola, corredato da immagini ed opere, esposte al secondo e al terzo piano del Torrione, dal 1° novembre finalmente liberato a favore di tutti i cittadini e le cittadine di Parma e non.
Grazie a Chiara Borghini per le immagini!! E a tutti i ragazzi e le ragazze del Toschi!
Lettera aperta alla cittadinanza
Il primo novembre, com’è noto, l’Unione Sindacale Italiana di Parma, insieme all’Archivio/Biblioteca Furlotti, al Gruppo Anarchico A.Cieri-FAI e all’Ateneo Libertario, ha occupato la Torre di fronte al Parco Ducale, restituendola alla collettività e liberandola da anni di incuria. Come già denunciato sulla stampa qualche tempo fa, abbiamo trovato la Torre aperta, sporca, abbandonata, nonostante il recente restauro. Rispondendo ad un po’ di questioni che abbiamo letto, ribadiamo che non abbiamo scavalcato nessuno, essendo da anni in trattativa col comune per una sede. Se siamo stati costretti a fare ciò, è a causa dei ritardi burocratici che abbiamo incontrato e che questa amministrazione (in campagna elettorale, quante cose si dicono) ha contribuito ad allungare: come altrimenti spiegare due anni per stilare un regolamento? O gli almeno nove mesi da quando ci fu detto che il tale Assessore doveva “guardare” la Torre?Abbiamo già risposto anche all’accusa di illegalità, ricordando che questa stessa vicesindaco che oggi lo afferma prima si vantava di andare in posti occupati ed elogiare questo tipo di azioni di autorecupero finalizzati a progetto culturali e sociali. E ricordando che all’USI deve, per legge, essere restituito almeno parte di quel patrimonio storico che i fascisti ci distrussero.Riconfermiamo anche che ci faremmo carico delle utenze, non è possibile riscaldarlo ed essendo verticale (una Torre!) non è fruibile per uffici pubblici. Questa è la realtà: il Comune dopo anni non aveva alcun progetto per questa Torre. Noi sì.Subito, ci siamo presentati ai vicini, ricevendo sorrisi: non abbiamo intenzione di arrecare alcun disagio.Subito, abbiamo aperto la Torre, e centinaia di parmigiani hanno potuto finalmente visitarla.Subito, ecco le Mostre, una sui manifesti della Rivoluzione Spagnola, una curata da studenti del Toschi.Subito, sono stati organizzati momenti popolari di convivialità.Subito, sono stati organizzati incontri culturali, come quello con gli autori dello spettacolo teatrale “Al forester”.Subito, sono state svolte assemblee su disparati temi.Subito, è stato aperto l’Info-Point con libri e stampa alternativa non massificata.Subito, è partito lo Sportello Sindacale di Lotta Autogestito.Subito, abbiamo cercato di incontrare l’amministrazione, che si è dimostrata ottusamente sorda e l’unica cosa che ha fatto è stata quella di toglierci la luce. Presto, partiranno altri progetti. Noi ugualmente ribadiamo la nostra disponibilità a risolvere positivamente la situazione.Intanto, venerdì saremo in piazza per lo Sciopero contro le politiche di questo governo antipopolare. Noi siamo questo: orgogliosamente libertari…e liberanti, se è il caso
Il ritorno degli anarchici tra politica e arte
Dall'Europa fino agli Stati Uniti e al Medio Oriente negli ultimi anni tornano a diffondersi i movimenti libertari: da noi un disco celebra e attualizza i loro canti tradizionali.
Uno spettro si aggira per l’Italia (e per l’Europa): lo spettro dell’anarchismo. E’ una parafrasi che sembra adeguata, per sottolineare il ritorno in grande stile del movimento anarchico, che sembra tornare lentamente verso gli “splendori” dell’800 ma anche della prima parte del ventesimo secolo, quando rappresentava la corrente maggioritaria della sinistra e del movimento operaio. Certo, ancora non siamo ai tempi di Malatesta e Cafiero, di Nestor Machno e nemmeno dell’autogoverno durante la guerra civile spagnola, ma i segnali di una ripresa politica e culturale libertaria ci sono tutti, in Italia, in Europa, e perfino negli Stati Uniti e in Medio oriente.
Nel nostro paese, sembra finalmente essere superata la subalternità all’estrema sinistra marxista (o comunque di stampo comunista statalista) che si era vista negli ultimi decenni, e anche le campagne tra il terroristico e l’oscuro di federazioni completamente anonime e clandestine. Proprio in questi giorni, molti anarchici partecipano all’occupazione del municipio di Carrara, per protesta dopo l’alluvione che ha colpito la città toscana, e anarchici sono coloro (col sindacato Usi Ait in prima fila) che hanno occupato ormai da giorni la cosiddetta Torre Libertaria a Parma, un monumento antico e da tempo abbandonato trasformato in spazio autogestito, con tanto di polemica aspra con la giunta grillina della città emiliana.
Ma la presenza di anarchici è segnalata con forza in molti dei principali movimenti sorti negli ultimi anni, da quello di Occupy Wall Street, che tra i suoi massimi teorici ha proprio l’anarchico Noam Chomsky, ma anche nelle piazze spagnole col movimento degli Indignados 15M. L’esperimento più interessante, però, è quello in corso nel Kurdistan siriano, precisamente nella regione del Rojava, dove è stata creata una “zona autonoma” organizzata su un modello di autogestione del territorio molto vicino a quello tradizionale anarchico, sotto la guida del Partito d'Unione democratica (Pyd). E’ l’ala siriana del Partito del lavoratori del Kurdistan (Pkk) di Abdullah Ocalan, il leader che negli anni ’90 approdò anche in Italia in fuga dalla Turchia (nelle cui prigioni si trova oggi), che è passato da un marxismo ortodosso a una concezione più comunitaria e libertaria della società. Cambio di passo che sembra di successo, a giudicare dal fatto che l’esperimento è ancora in corso a molti mesi dalla sua creazione e che il Pkk (e i suoi alleati) sono ormai riconosciuti da tutti come la principale forza in grado di contrastare l’Esercito Islamico (IS), vale a dire i temibili fondamentalisti che puntano a creare un nuovo califfato in Medio Oriente.
Insomma, il 21esimo secolo vede il ritorno in grande stile degli anarchici, che dopo il fallimento del “socialismo reale” basato sui principi marxisti - leninisti possono rivendicare di aver sempre criticato il concetto statalista, contrapponendo a questo un socialismo libertario al limite dell’utopia, ma che ha sicuramente il grande merito di non rinunciare alla libertà individuale in nome di quella (presunta) collettiva. Il risveglio anche culturale libertario è dimostrato dalle sempre più frequenti azioni “situazioniste” e da una sempre più diffusa estetica provocatoria della piazza e dei movimenti, più vicina alle avanguardie storiche del ‘900, da Dada in giù, che al realismo un po’ grigio tipico dell’arte e della militanza marxista.
A Roma, un segno dei tempi è rappresentato sicuramente dal progetto Montelupo, che dal 2012 punta al recupero del canto anarchico italiano, e nei giorni scorsi ha pubblicato un disco col canzoniere libertario tradizionale del nostro paese, rivisitato nelle musiche per renderlo maggiormente al passo coi tempi. Il risultato è stato presentato in un concerto di successo al Nuovo Cinema Palazzo, spazio occupato del quartiere capitolino di San Lorenzo, con centinaia di persone emozionate a cantare a squarciagola con Daniele Coccia (voce del Muro del Canto), brani storici della tradizione anarchica: dalla Ballata di Pinelli all’Inno individualista, da Bruceremo le chiese a Inno della rivolta, fino agli Stornelli d’esilio (col celebre verso “Nostra patria è il mondo intero, nostra legge la libertà”) e all’immancabile Addio Lugano bella di Pietro Gori. Un disco che per il cantautore Alessio Lega è “come un testimone da passare alle nuove generazioni: si vedono nascere in ogni parte d’Italia e del mondo, cori su cori che cantano sempre quelle canzoni e, guarda caso, poi chi canta si sente in dovere d’aderire a quegli ideali, di portarli avanti. Le canzoni seguono la loro vecchia vocazione di propaganda, di proselitismo e bisogna dar loro una mano, per quanto si può”. Chissà che il 2015 non sia l’anno degli anarchici, anche in Italia.
sabato 8 novembre 2014
Usi Ait
fonte: https://www.facebook.com/unionesindacale/posts/400827703404587?fref=nf
Stamattina alle ore 11, si è radunata davanti al palazzo civico di Carrara , sede dell'amministrazione comunale, una folla di circa 3500 persone, che protestava contro il sindaco Zubbani e la sua giunti, colpevoli del disastro annunciato che si è abbattuto tra martedì e mercoledì mattina su tutto il territorio comunale. La folla chiedeva a gran voce le dimissioni della giunta. Il sindaco apparso sulla sommità di una scalinata, alle ore 12.30, protetto da una quindicina di poliziotti in tenuta anti sommossa ha dichiarato:
' il sindaco e l'amministrazione comunale non si sentono responsabili dell'accaduto e non rassegneranno le dimissioni'. A questo punto si è levato dalla piazza un vero e proprio ruggito che è culminato con il tentativo di raggiungere il sindaco Angelo Zubbani che è stato costretto a una fuga precipitosa, protetto dagli scudi della PS e dei cc. A questo punto centinaia di persone hanno occupato il palazzo comunale dichiarandosi in presidio permanente. La richiesta principale degli occupanti è quella di ottenere il commissariamento del comune di Carrara e di costituire comitati di controllo e di vigilanza su tutti gli atti amministrativi e sulle opere di sicurezza da attuare.
Vogliamo sottolineare che la mancanza di vittime è da attribuirsi a un 'puro miracolo'.
A PARTIRE DALLE 20.00 ASSEMBLEA NEL PALAZZO CIVICO OCCUPATO
Nonostante la mobilitazione, migliaia di persone continuano a spalare incessantemente il fango . Molte altre si stanno recando a dare loro un aiuto solidale. La solidarietà sta fluendo spontanea, anche dalle città e dai paesi limitrofi. Basti pensare che gli studenti dell'Istituto Alberghiero hanno portato cibo e bevande.
ULTIMISSIME da Carrara.
Stamattina alle ore 11, si è radunata davanti al palazzo civico di Carrara , sede dell'amministrazione comunale, una folla di circa 3500 persone, che protestava contro il sindaco Zubbani e la sua giunti, colpevoli del disastro annunciato che si è abbattuto tra martedì e mercoledì mattina su tutto il territorio comunale. La folla chiedeva a gran voce le dimissioni della giunta. Il sindaco apparso sulla sommità di una scalinata, alle ore 12.30, protetto da una quindicina di poliziotti in tenuta anti sommossa ha dichiarato:
' il sindaco e l'amministrazione comunale non si sentono responsabili dell'accaduto e non rassegneranno le dimissioni'. A questo punto si è levato dalla piazza un vero e proprio ruggito che è culminato con il tentativo di raggiungere il sindaco Angelo Zubbani che è stato costretto a una fuga precipitosa, protetto dagli scudi della PS e dei cc. A questo punto centinaia di persone hanno occupato il palazzo comunale dichiarandosi in presidio permanente. La richiesta principale degli occupanti è quella di ottenere il commissariamento del comune di Carrara e di costituire comitati di controllo e di vigilanza su tutti gli atti amministrativi e sulle opere di sicurezza da attuare.
Vogliamo sottolineare che la mancanza di vittime è da attribuirsi a un 'puro miracolo'.
A PARTIRE DALLE 20.00 ASSEMBLEA NEL PALAZZO CIVICO OCCUPATO
Nonostante la mobilitazione, migliaia di persone continuano a spalare incessantemente il fango . Molte altre si stanno recando a dare loro un aiuto solidale. La solidarietà sta fluendo spontanea, anche dalle città e dai paesi limitrofi. Basti pensare che gli studenti dell'Istituto Alberghiero hanno portato cibo e bevande.
USI LAVORATRICI E LAVORATORI ENTI LOCALI DI CARRARA
USI SEZIONE DI LUCCA
USI SEZIONE DI LUCCA
Torre Libertaria, inaugurata la mostra sulla Guerra Civile Spagnola
La mostra riproduce principalmente i manifesti commissionati dalle organizzazioni sindacali spagnole durante la guerra del 1936-39 raccolti nel volume 'Espagne 36, les affiches del combattant-e-s per la libertè'. Edizioni Du Monde Libertaire (inedito in Italia)
fonte: http://www.parmatoday.it/cronaca/torre-libertaria-mostra-guerra-civile-spagnola.html
Torre Libertaria, inaugurata la mostra sulla Guerra Civile Spagnola
„Alla Torre Libertaria in via dei Farnese, 23 è stata inaugurata una mostra permanente sulla Guerra Civile Spagnola. La mostra riproduce principalmente i manifesti commissionati dalle organizzazioni sindacali spagnole durante la guerra del 1936-39 raccolti nel volume 'Espagne 36, les affiches del combattant-e-s per la libertè'. Edizioni Du Monde Libertaire (inedito in Italia)
„Alla Torre Libertaria in via dei Farnese, 23 è stata inaugurata una mostra permanente sulla Guerra Civile Spagnola. La mostra riproduce principalmente i manifesti commissionati dalle organizzazioni sindacali spagnole durante la guerra del 1936-39 raccolti nel volume 'Espagne 36, les affiches del combattant-e-s per la libertè'. Edizioni Du Monde Libertaire (inedito in Italia)
“
martedì 4 novembre 2014
Programma Torre Libertaria
fonte: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1384495115174463&set=a.1380672028890105.1073741827.100008419629633&type=1&theater
Mercoledì 5 novembre ore 10.30 | La Torre Libertaria si presenta alla città: visita al Torrione liberato
Ore 11: presentazione dei progetti
Venerdì 7 novembre ore 18.30 | Assemblea pubblica, presentazione gruppo Fai e sindacato Unione Sindacale Italiana, sezione di Parma
Inaugurazione mostra permanente sulla Guerra Civile Spagnola e l'autogestione negli spazi del Torrione occupato
Sabato 8 novembre | Mostra degli studenti dell'Istituto d'Arte Toschi e del giornalino anarchico Toskaccio
Domenica 9 novembre | Incontro, conversazione sul teatro e politica (da confermare)
Mercoledì 5 novembre ore 10.30 | La Torre Libertaria si presenta alla città: visita al Torrione liberato
Ore 11: presentazione dei progetti
Venerdì 7 novembre ore 18.30 | Assemblea pubblica, presentazione gruppo Fai e sindacato Unione Sindacale Italiana, sezione di Parma
Inaugurazione mostra permanente sulla Guerra Civile Spagnola e l'autogestione negli spazi del Torrione occupato
Sabato 8 novembre | Mostra degli studenti dell'Istituto d'Arte Toschi e del giornalino anarchico Toskaccio
Domenica 9 novembre | Incontro, conversazione sul teatro e politica (da confermare)
lunedì 3 novembre 2014
LE RAGIONI
I LIBERTARI CAMBIANO CASA
Il gruppo anarchico A.Cieri –FAI esiste dal 1991, la sezione di Parma dell’USI dal 1994.
Da sempre, per noi il riferimento fondamentale del nostro agire è l’anarchismo sociale, lontani quindi da anarco-estetismi funzionali ai clichè (e al potere), consapevoli della necessità di non isolarci in un individualismo e in un ribellismo di facciata fine e sé stesso, ma che bisognasse fare azione su un piano politico reale, orgogliosi delle nostre idee e pratiche, ma consapevoli anche delle difficoltà concrete che un anarchismo non informale pone di continuo, essendo la più genuina dimostrazione di assemblearità e trasparenza interna.
A cavallo di fine anni ’90 e inizio 2000, c’è stata, in coordinamento con i gruppi principali, l’esperienza dell’Ateneo Libertario che si è sviluppata in parallelo all’Archivio-Biblioteca Sociale G.Furlotti.
Queste realtà hanno sempre avuto a S.Prospero la sede, negli anni ingranditasi con successive occupazioni, in virtù di una originaria mobilitazione legata alla riappropriazione –molto parziale, in vero- del patrimonio storico USI distrutto dal fascismo.
In questi anni, tantissime sono state le iniziative, le manifestazioni, le mobilitazioni, le assemblee, i convegni, le azioni che questi gruppi hanno portato avanti, a volte autonomamente a volte insieme ad altre realtà di movimento cittadine. Ricordarle tutte è impossibile ma senz’altro due aspetti si sono sempre accompagnati: la sensibilizzazione sulle nostre idee e sulla nostra storia, e la mobilitazione militante.
Nello specifico, quindi, abbiamo tentato di diffondere le idee libertarie, magari in relazione a fatti specifici (convegni –vari- sulla pedagogia libertaria; sull’antimilitarismo; sull’anticlericalismo, soprattutto in periodo di giubileo; sul significato dell’Utopia; sul concetto di anarchismo, e su questo tema ricordiamo con piacere la tre giorni anarchica del 2013 al Sovescio; ecc), così come la spesso sconosciuta ma importante storia anarchica, a volte presentando anche libri sui vari temi (convegni sulle vicende della Comune di Parigi; su Kronstadt; sullo sciopero agrario del 1908; sul Machnovismo; sulla controrivoluzione russa; sull’arditismo popolare; sulla Resistenza sconosciuta; sulla repressione franchista; sull’esperienza del settimanale anarchico Umanità Nova nel dopoguerra; sullo stragismo e la figura di Pinelli; sulla Rivoluzione Spagnola, culminati nel Convegno Nazionale FAI del 2006 in occasione del 70° anniversario; ecc). Alla costante azione di controinformazione (assemblee e presidi su: riciclaggio rifiuti e nuovo ambientalismo; G8 e la globalizzazione dei padroni; lotte NO TAV – con tanto di contestazione a Fassino- e su quella contro la TI-BRE; antirazzismo e CIE; ecc) si è accompagnata la partecipazione a ogni presidio (sui temi svariati) e manifestazione, sia promuovendole nostre, come quella antirazzista del 2002 (la prima manifestazione anarchica a Parma di cui abbiamo memoria, con quasi 1000 compagni arrivati da ogni parte d’Italia; i vari cortei del primo maggio dell’USI; ecc) che partecipando a quelle unitarie.
Come USI, abbiamo cercato di dare una mano a chiunque ce lo abbia chiesto, tanto che è impossibile fare un elenco, e la nostra azione ha visto nel Coordinamento di base Lavoratori Domus prima (con tanto di pubblicazione del giornalino “Spajot!”) e nell’azione in Coop. Dolce, Codess e Proges i momenti di lotta più significativi. USI ha altresì partecipato ad ogni iniziativa locale sul tema del lavoro (tra queste ricordiamo il sostegno alla lotta SPX e al Coordinamento Lavoratori di Base), in particolare va segnalata l’organizzazione del Primo Maggio Alternativo (quest’anno arrivato con grande successo al settimo anno) e di iniziative in concomitanza con gli scioperi indetti dal sindacalismo di base, l’ultimo dei quali lo scorso anno davanti all’Ospedale di Parma.
La nostra, quindi, è stata una presenza costante, a volte forse fastidiosa per certuni, ma sicuramente sempre attiva, generosa e mai settaria in tutte le iniziative di coordinamenti più ampi dei quali riconoscevamo l’importanza e verso i quali si pensava potessimo starci senza svendere la nostra identità (gli innumerevoli coordinamenti contro le più numerose purtroppo guerre; i coordinamenti di lavoratori; quelli antifascisti; ecc).
Molti compagni e compagne per vari motivi gli abbiamo persi per strada, altri ne abbiamo incontrati con le nostre idee.
Negli ultimi anni, la piccola ma radicata consistenza numerica, la continuità garantita negli anni mirata alla diffusione ed alla pratica degli ideali libertari ha fatto sì che la sede di S.Prospero fosse ormai ritenuta poco funzionale alla nostra attività: c’era bisogno di trovare uno spazio in città!
Intendiamoci: la nostra attività riusciamo a portarla avanti ugualmente, non c’è bisogno di 4 pareti per provare a far conoscere le nostre idee, i nostri valori. In particolare, nello Spazio Popolare Autogestito Sovescio abbiamo trovato un luogo con le porte sempre aperte per noi e dei compagni con cui collaborare in grande sintonia.
Ugualmente, però, ritenevamo che mancasse in città uno spazio propriamente “nostro” e non siamo soliti imporre le nostre idee a nessuno. Uno spazio nel quale non vi fosse ambiguità: un conto è collaborare con tutti, un conto è la specificità politica e ideologica. Noi rivendichiamo il nostro essere parte integrante ed attiva del cosiddetto “movimento antagonista” parmigiano, ma sentiamo da sempre il bisogno e soprattutto il dovere di farne parte in modo consapevole, di non annullarci in esso, di non abbandonare la nostra identità, unica tra tutte le tendenze politiche. E l’anarchismo è un pensiero talmente irripetibile, che richiede una dose di consapevolezza così particolare, che se non lo portiamo avanti con coerenza, nessuno lo farà per noi: nella strada verso una società di liberi ed uguali, senza alcun potere, non esistono scorciatoie.
Per questo sentiamo l’urgenza di prendere un posto nostro, nel quale praticare e sperimentare le nostre idee. Noi non cerchiamo un centro sociale tradizionale, ne’ uno spazio che faccia da soluzione abitativa: necessitiamo di una sede per la sezione locale dell’USI e il Gruppo Anarchico Cieri-FAI, un posto nel quale l’Archivio Furlotti trovi un’adeguata collocazione, una base per rilanciare ciò che pensiamo e facciamo. Un posto che si ponga in continuità con l’impostazione libertaria che orgogliosamente abbiamo portato avanti fino ad ora, sia per ragioni ideologiche che per coerenza e sicurezza nostra, ma pensato come spazio aperto, in cui potranno incontrarsi ogni gruppo e individuo che condividerà le nostre idee e pratiche, in cui incontrare quei compagni e quei gruppi che sentiranno l’esigenza di confrontarsi con noi su qualunque questione.
Tra i primi progetti che abbiamo possiamo menzionare:
- sportello di lotta sindacale autogestito USI
- info-point Associazione Contro gli Abusi in Divisa
- apertura bisettimanale dell’Archivio Furlotti
- progetto “Liberi libri”, presentazione mensile di un libro sulle idee, la cultura, la storia libertaria
- punto distribuzione della stampa libertaria e anarchica
- …e tutto quello che nascerà dall’Assemblea Libertaria
Le nostre porte sono quindi sempre aperte per tutte quelle compagne e quei compagni che, in questi anni, hanno dimostrato interesse per quello che siamo.
Portare avanti idee e pratiche consapevolmente libertarie ed anarchiche in questo periodo è difficile per svariati motivi. Noi ci proviamo. Ancora una volta.
Gruppo anarchico Antonio Cieri - FAI Unione Sindacale Italiana - Parma
TORRE LIBERTARIA
Come lavoratori dell’Unione Sindacale di Parma, insieme all’Ateneo Libertario, al Gruppo Anarchico A.Cieri-FAI e all’Archivio- Biblioteca Furlotti, abbiamo restituito alla città uno spazio che da anni era chiuso e in stato di abbandono.
Abbiamo dovuto occupare perché da anni per tempistiche burocratiche la trattativa col Comune per ottenere una sede per L’Unione Sindacale Italiana, che ci spetta come restituzione del patrimonio storico distrutto dal fascismo, non vedeva alcun spiraglio. Infatti, non tutti sanno che il famoso sciopero agrario del 1908, le Barricate Antifasciste, le dure lotte di inizio ’900 furono organizzate non dalla CGIL (che invece le osteggiò) ma dalla Camera del Lavoro di Parma, che aderì all’USI. E questa grande esperienza fu distrutta dal fascismo.
Negli ultimi tempi, quindi, non solo la nostra attività era di fatto ostacolata, ma tutto il nostro vasto materiale archivistico e librario (definito di “importante rilevanza storica”) stava rovinandosi ed era impedita la libera fruizione a tutti gli interessati.
In questo spazio noi intendiamo continuare non solo l’attività che da anni con buoni riscontri stiamo facendo, ma anche far partire con nuovo slancio altri progetti. Troveranno spazio: lo Sportello Sindacale di Lotta Autogestito; l’Archivio/biblioteca “Gianni Furlotti”; una sede locale dell’Associazione contro gli Abusi in Divisa; il progetto “Liberi Libri” con la presentazione mensile di testi di carattere sociale e culturale; un punto di distribuzione di stampa libertaria e tutto quanto l’Assemblea deciderà.
Noi riteniamo che sia sempre più necessaria l’apertura di uno spazio libertario in città, nel quale diffondere cultura non omologata e poter sostenere quei lavoratori che ricercano un modo più diretto di autorganizzazione.
Liberare spazi di autogestione è una necessità.
USI-Parma
Gruppo Anarchico A.Cieri-FAI
Ateneo Libertario
Archivio-Biblioteca Gianni Furlotti
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