Scriviamo una lettera per la rimozione della lapide dedicata ai Caduti della R.S.I. posta il 2 giugno 2011 nel cimitero della Villetta di Parma, copia e incollando il testo qui sotto e inviando alle seguenti mail (reperibili sul sito del Comune di Parma) e mettendo ognuno in calce la propria firma.
Al Sindaco Pietro Vignali
Al Vicesindaco Buzzi
Alla Giunta e Consiglio Comunale
La scelta della Giunta del Comune di Parma di approvare una lapide in memoria dei caduti della Repubblica di Salò nel cimitero della Villetta di Parma è inaccettabile.
La scelta “silenziosa” di inaugurare in sordina tale lapide stride con la limpidezza di farlo alla luce del giorno.
La scelta di inaugurarla il 2 giugno, Festa della Repubblica e non della “repubblichina”, con tutta la disponibilità concessa fra gli altri 364 giorni del calendario, denota la volontà precisa e convinta di un gesto di prepotente arroganza.
La scelta del Vice Sindaco Buzzi di rispondere con un “Tutti i morti vanno rispettati” risulta così vaga da apparire volutamente evasiva e menefreghista verso la responsabilità di troppe coincidenze ignorate. E ancora la scelta di giustificarsi in quanto “altre città l’hanno già fatto” non prova che sia cosa onesta replicarlo.
La scelta dell’Assessore Davide Mora di assolversi presente in quanto “a titolo personale”, ammette la più negletta indifferenza dell’individuo a scindere pubblico da privato, in quanto carica politica e quindi pubblica.
La scelta di fare un simile gesto lapidario denuncia tutta la fragilità di chi vorrebbe celebrare i morti di una repubblichina che promise tutto mantenendo solo rovina, senza tenere conto che anche fra quei ragazzi vi fu chi non seppe trovare la via della parte giusta, quella partigiana, della libertà e della futura Costituzione, ma che in questo modo si trova confuso a chi convintamente scelse la parte sbagliata, quella che scelse di negare ciò che oggi gli permette di essere ricordato: la democrazia.
Ognuno ha diritto a celebrare i propri morti, diritto inalienabile. Ma ci sono modi, sensibilità, attenzioni, cautele che distinguono chiaramente l’intenzione sacrosanta di piangere i propri defunti da quella disincantata con la quale l’Amministrazione Comunale di Parma ha sprezzato valori e ideali ai quali anch’essa deve la libertà. In questo modo non si fa un ricordo umano e legittimo dei morti ma il ricordo è in quanto appartenenti alla parte politica della RSI, che si distinse nella feroce repressione antipartigiana al fianco e per conto dei nazisti.
Quindi quella targa è contro la Repubblica Italiana e la sua Costituzione.
Noi cittadini - orgogliosi della storia antifascista di Parma, Medaglia d’Oro per la Resistenza - non possiamo accettare questa targa commemorativa e pertanto chiediamo che venga rimossa quanto prima per rimediare in fretta a un grave errore che in ogni caso non potrà essere dimenticato.
E’ una vergogna accettare questi indecorosi comportamenti degli amministratori della nostra Città nei confronti della NOSTRA STORIA in un momento in cui spinge un sano vento di rinnovamento e il desiderio di una rinascita culturale e sociale.
Amministratori, come e quale Storia raccontate alle nuove generazioni?
firma mittente
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