Anarchici Libertari: taglio del nastro dell'Ateneo Libertario, ha preso vita la Furlotti e lo sportello sindacale
Ateneo Libertario: libri che insegnano partecipazione, libertà dell'essere umano, e un mondo basato sulla giustizia sociale.Compagni che resistono. Con coerenza, con un minimo di sale in zucca, con la schiena dritta. Parma vive momenti di grandi fragilità, nell'area politica di riferimento di un giornale che in "rosso" il proprio titolo. Ma non è morta, e non tutti si sono asserviti.La sala in via Testi al civico 2 si popola rapidamente, di gente ce n'è. Il cuore si allarga a vedere tanti parmigiani che ancora lottano per i diritti del lavoratore e dell'essere umano, e che lo fa in quanto giusto, e non in cambio di stipendi e altri benefit. In effetti nessun sindacalista dell' Usi percepisce alcunchè, per la propria disponibilità.
Un anno fa l'occupazione del Torrione di via dei Farnese ( LEGGI LEGGILEGGI LEGGI ): una rivendicazione che l'amministrazione M5S prese malissimo, gnolando a mezzo stampa e patendo de facto il colpo. Poi l'occupazione venne terminata in modo pacifico, e il Torrione riprese a versare nello stato di più totale abbandono che anche mentre stiamo scrivendo lo avvolge.
Un po' come il palazzo di via Bixio fino a poche settimane fa occupato dal vecchio Sovescio, che ora deperisce senza più vita, di una bruttezza anche estetica ( oltre che etica ).
La sede via via si popola. Gli anarchici libertari di Parma sono tanti, più di quanto si potrebbe sospettare, e si impegnano in svariati ambiti.
La sede via via si popola. Gli anarchici libertari di Parma sono tanti, più di quanto si potrebbe sospettare, e si impegnano in svariati ambiti.
Usi Ait : Massimiliano Ilari, del gruppo A. Cieri" E' una nuova sede – ci racconta Massimiliano, dell' Usi-Ait – che arriva come conseguenza dell'occupazione della Torre dei Farnese, occupata un anno fa. In quest'area avremo la biblioteca dedicata a Furlotti FOTO FOTOFOTO, un compagno anarchico morto qualche anno fa, che ha donato gran parte del suo materiale in libri, documenti e riviste. Poi faremo uno sportello sindacale autogestito totalmente seguito dai compagni dell' Usi Parma, e altri punti, come il punto Acad, contro gli abusi commessi da persone in divisa argomento che noi sentiamo parecchio, e una volta partiti una volta o due al mese faremo una serie di incontri con filone conduttore la tematica libertaria, e quindi incontri di approfondimento su quella che è la cultura, su quella che è l'etica e la storia del pensiero libertario. Poi i progetti aumenteranno sulla base del numero di persone che daranno disponibilità a quelle situazioni: l' Ateneo Libertario ha questo tipo di obiettivo, cioè quello di diffondere il più possibile la cultura libertaria a Parma". GUARDA LA VIDEOINTERVISTAUn momento complicato, scrivevamo all'inizio, per la sinistra antagonista e di critica al pensiero borghese. Molto lavoro da fare, molti semi da porre nei cuori dei parmigiani.
" Il gruppo anarchico è presente a Parma da 24 anni – ci spiega Massimiliano, sollecitato dalla nostra riflessione - : in questi anni abbiamo visto un interesse per le tematiche libertarie, e siamo molto in pista. E' vero però che scontiamo il fatto siano considerate idee complicate da portare avanti, perché comportano azioni in prima persona: non hai deleghe, non hai riconoscimenti, non hai entrate, non hai nessun tipo di ritorno se non dei gran sacrifici. Ma la nostra scommessa è un pochino questa: noi la sentiamo nel nostro dna, e riteniamo che nella realtà della Parma antagonista uno spazio propriamente libertario manchi, e ciò rende importante il nostro fare tutto il possibile per portare avanti questo tipo di idee".
Massimiliano ci congeda con gentilezza, tra poco comincia l'inaugurazione vera e propria e viene chiamato dai doveri di ospitalità. Molti gironzolano per le stanze, i libri raccontano di antimilitarismo, di diritti del lavoratore, di libertà dell'essere umano. E' stata una grande idea venire a vedere di cosa si trattasse, e chi non c'era peggio per lui. Avrà comunque modo di rifarsi a breve: il calendario delle iniziative è fitto e comincia a prendere definizione, non è complicato prevedere che a breve vengano annunciate iniziative.
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