sabato 30 aprile 2011

"Siamo anarchici, extraparlamentari per la libertà, fratellanza, laicità e anticlericalismo"

 


Intervista a Flavia Burroni, co-fondatrice di Casa Anarchica Parma: "Non siamo eversivi. Non potremmo mai stare gomito a gomito in un parlamento con le forze politiche". http://www.parmadaily.it/Notizie/Dettaglio.aspx?pdi=39441&pda=CTT
 
Con tutta la confusione che c'è già oggi in politica ci volevate pure voi di Casa Anarchica di Parma!!! Scherzi a parte, perchè con Fabio Malandra avete deciso di fondare questo movimento? Ottima domanda Andrea! In realtà Casa Anarchica nasce dalle pagine di Facebook dalla fertile mente di Fabio Malandra, e subito dopo incontra quasi per caso una curiosa anarchica infermiera disoccupata di Roma, che per occupare tempo viaggia sulle pagine del social finchè non vede una paginetta contrassegnata da una bandiera nera e rossa ben conosciuta. La digita e le appare ''Casa Anarchica Parma''.
Guarda caso aveva appena ricevuto una proposta di lavoro proprio per Parma... contatti, scambi di idee, si scoprono colleghi di lavoro, e soprattutto di credo politico...
Quelle strane concomitanze che rendono la vita diversa ed interessante e fanno sì che una pagina virtuale si trasformi in un movimento che date le idee raccoglie persone provenienti dalle esperienze e convinzioni più disparate ma tutte sotto una comune insegna: quella di liberta', fratellanza, laicismo ed anticlericalismo che da sempre fanno dell'Ideale Anarchico un’esigua forza extraparlamentare.

Una forza eversiva? Nel nostro caso non eversiva, non violenta ma pregnante nella vita politica di un Paese alla deriva grazie a partiti al potere e governanti incapaci nella gestione della cosa pubblica proiettati solo alla realizzazione di interessi personali e lotte di potere interne.
Quindi, tornando alla tua prima domanda, la risposta può essere questa: è stato fondato il movimento anarchico di Parma per fare sentire anche la voce, per ora sommessa, di chi è fuori dal coro da sempre e tale vuol rimanere, ma che ha a cuore l'elemento che contraddistingue l'uomo da sempre: la libertà.

Come siete organizzati? Andrea, che parolona... "organizzazione"... siamo uno sparuto gruppetto che si appoggia alla Federazione di Parma; sarebbe bello esserne una affiliazione ma per il momento ci accontentiamo di essere presi in considerazione.

Quali sono gli obbiettivi dell'anarchia nel 2000? Gli ideali anarchici sono sempre quelli dalla nascita, diciamo che vorremmo si adeguassero alle richieste del momento attuale. Da Gaetano Bresci dal quale con Fabio Malandra traiamo ispirazione, vorremmo affermare la liberta' dell'individuo, il fervente anticlericalismo (attenzione, non si vuole contestare il Credo, ma solo l'istituzione Clericale!), la certezza dell'uguaglianza fra tutti gli uomini (nessuno può valere o essere considerato in modo diverso dall'altro), il principio di autogestione insito in ciascuno di noi, il diritto ad un lavoro equo e solidale dal quale ognuno possa trarre profitto in maniera equa, l'abbattimento del potere vero (quello economico detenuto dalle grandi Holding finanziarie, dai sistemi bancari, dagli istituti assicurativi che con le loro manovre speculative e di accrescimento del capitale sociale non hanno fatto altro che produrre in questi ultimi anni la crisi economica della quale vittima principale è il popolo lavoratore stipendiato).

Nell'immaginario collettivo credo che l'anarchia sia associata con la sinistra, in particolare quella degli anni '70. Quali gli elementi di collegamento? Vedi Andrea, questa domanda mi induce a pensare come facilmente luoghi comuni possano dare atto ad analogie talvolta reali ma alcune no. Io sono cresciuta con davanti le scene di ''Sacco e Vanzetti'', e con Here's to you nelle orecchie, con l'attentato di P.zza Fontana a Milano, con l'omicidio del Commissario Calabresi, con le parole di un grande del nostro giornalismo, Indro Montanelli, che in una bellissima intervista rilasciata dopo molto tempo dice testualmente 'io esclusi subito gli anarchici... l'anarchico non spara sulla massa, l'anarchico individua il bersaglio, quasi sempre un esponente del potere, e spara a viso aperto....''.
Anarchia deriva dal greco ana' (privativo), senza, e, arkè, potere: quindi letteralmente assenza di governo. Questo negli anni '70, anni di grandi sconvolgimenti politici e sociali, ha fatto sì che si fosse portati ad identificare il movimento anarchico con la sinistra, senza pensare che l'anarchia da sempre, è un movimento extraparlamentare, quindi ne' di sinistra nè di destra. Semplicemente, e con orgoglio, '”fuori'!
Certe analogie di pensiero molto forti con la sinistra, in speciale modo quella sessantottina, comunque non devono sconvolgere perché presenti nell’anarchia: mi riferisco, in particolare, alla convinzione dell'uguaglianza sociale, della comunione e condivisione delle ricchezze, dei diritti dei lavoratori e del proletariato nei confronti dei padroni, della distribuzione della ricchezza.

E' pensabile un vostro impegno diretto alle comunali di Parma del 2012? Con quali interlocutori politici? No, Andrea, un nostro impegno in tal senso non è pensabile; noi siamo orgogliosamente anarchici e l'anarchico non puo' far parte di nessun fronte politico. L'anarchico è, per etimologia e convinzione, la liberta', non puo' avere tessere, associazioni, confederazioni e soprattutto non puo' sedere in un parlamento gomito a gomito con forze politiche.
L'idea di un'eventuale partecipazione puo' eventualmente essere presa in considerazione solo come provocazione, e basta.

Quali iniziative avete intenzione di promuovere nei prossimi mesi? Bè, la prima che stiamo portando avanti con impegno è quella anti-inceneritore di Parma; anzi, approfitto per dire che noi saremo in piazza per la fiaccolata di Parma l’11 dicembre. Sarà una buona occasione per conoscere tutti coloro che avessero la curiosita' di sapere chi siamo.
La seconda, che come genitori ci interessa particolarmente, è quella del mercato equo e solidale e della filiera corta allo scopo di bypassare la grande distribuzione,ed avere finalmente sulla nostra tavola prodotti della nostra terra freschi, genuini, prodotti in un raggio brevissimo di chilometri, condivisi equamente con tutti coloro ne vogliano far parte, a prezzi reali, pagando equamente il produttore diretto ed abbattendo le frontiere create da coloro che distribuiscono e dal dettagliante.
Il nostro primo pensiero, come nella mente di Bresci, è che il popolo possa vivere libero e nel rispetto della propria autodeterminazione.

                                                                                    Andrea Marsiletti

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