Cos'è Parma CHI: http://www.parmadaily.it/242757/parma-chi-parma-risponde-le-associazioni-rispondono-sul-presente-e-sul-futuro-della-citta-di-parma/
Se la democrazia potesse essere altro che un mezzo di ingannare il popolo, la borghesia, minacciata nei suoi interessi, si preparerebbe alla rivolta e si servirebbe di tutta la forza e di tutta l’influenza che le sono date dal possesso della ricchezza, per ricordare al governo la sua funzione di semplice gendarme al suo servizio. Errico Malatesta
Carissimo Direttore Adrea Marsiletti, rispondo, a titolo personale, poiché Casa Anarchica Parma, oggi, è espressione del pensiero del Gruppo Anarchico Antonio Cieri FAI (Federazione Anarchica Italiana), alla tua richiesta di esprimermi circa il questionario sul presente e futuro della città, sottoposto alle associazioni e gruppi (di che?) di Parma. La prima domanda è: a quali associazione è stato inviato il questionario? Non certo all'associazione libertaria Furlotti, ne all'USI-AIT, ancor meno al Gruppo Anarchico Antonio Cieri.
Questa iniziativa la ritengo assolutamente falsa e deviante dalla realtà vissuta dai cittadini, fatta di tasse e disagi, prigionieri e schiavi della politica istituzionale, in particolare dall'attuale amministrazione, sorda, coscientemente cieca rispetto ai bisogni reali di ognuno di noi. Cinque stelle, PD, FI, i fascisti della Lega Nord -FN-CP, sono facce diverse della stessa medaglia, quella degli sfruttatori. In seconda battuta ritengo un'enorme falsità chiamarla "democrazia partecipata" nel momento in cui si escludono grandi fette del tessuto sociale parmigiano, come la Parma Antagonista al potere di pochi. Nel momento in cui escludi parte dei cittadini, la partecipazione non ha senso; quando nella politica entra prepotentemente l'interesse personale, quando l'interesse privato di pochi si antepone a quello collettivo, non esiste più la democrazia.
Per me, Anarchico, esiste , semmai, la democrazia diretta, quella teorizzata, per chi la condivide, da Murray Bookching: nelle democrazie rappresentative la politica è intesa come prerogativa esclusiva dell'élite dei partiti strutturati burocraticamente; nelle polis greche la democrazia diretta è l’attività di base e d’autogestione della vita collettiva dei membri della polis. Il municipalismo libertario, attraverso la democrazia diretta, mira l'allargamento della partecipazione alla vita pubblica, auspicando la nascita di città e tecnologie a misura d’uomo che permettano l’estensione e il funzionamento, su base orizzontale, di una rete di assemblee cittadine, le quali sarebbero preposte alla ratifica di decisioni che riguardino la collettività. "
Non c’è nulla di nostalgico o innovativo nel tentativo dell’umanità di armonizzare il collettivo con l’individuale. L’impulso a realizzare questi scopi complementari (soprattutto in tempi come i nostri, in cui entrambi rischiano una rapida dissoluzione) è una costante ricerca umana che si è espressa tanto nel campo religioso quanto nel radicalismo secolare, negli esperimenti utopici come nella vita cittadina di quartiere, nei gruppi etnici chiusi come nei conglomerati urbani cosmopoliti. È la coscienza, e non altro, che in ultima istanza determinerà se l’umanità sarà in grado di raggiungere un senso pieno nella dimensione collettiva senza nulla sacrificare a un senso pieno della propria individualità".
Esiste, per precisare, una differente visione della società tra comunisti ed anarchici, come descritto da Camillo Berneri (nel quale sempre a titolo personale mi ritrovo), affermava che "
mentre noi anarchici vogliamo l'abolizione dello Stato, mediante la rivoluzione sociale ed il costituirsi di un ordine novo autonomista-federale, i leninisti vogliono la distruzione dello Stato borghese, ma vogliono altresì la conquista dello Stato da parte del «proletariato». Lo «Stato proletario» - ci dicono - è un semi-stato poiché lo Stato integrale è quello borghese, distrutto dalla rivoluzione sociale. Anche questo semi-stato morirebbe, secondo i marxisti, di morte naturale". A tal proposito Errico Malatesta profetizzò che
"Ottenere il comunismo prima dell’anarchia, cioè, prima di avere completamente conquistato la libertà politica ed economica,significherebbe stabilire una tirannia cosi terribile, che la gente rimpiangerebbe il regime borghese, per poi tornare al sistema capitalista".
Detto questo, carissimo Direttore, non parteciperò al prossimo raduno di pecore, come penso gli anarchici in generale, non intendo intervenire. In ogni caso, solo per te Andrea, rispondo a titolo personale al questionario da te sottopostomi, in sintesi ed a cuor leggero.
Parma oggi: una città in declino- in divisa- fascistizzata ed in mano ai poteri forti.
Analisi delle cause: mancano risorse per i troppi debiti accumulati delle precedenti amministrazioni- troppe polemiche, la città non riesce ad unirsi per affrontare insieme i suoi problemi- il potere istituzionale è la causa dello sfacelo della città, i poteri occulti sono i veri mandanti. E' in atto una caccia alle streghe dove i migranti, gli antagonisti, sono addidati come colpevoli, distogliendo l'interesse da problemi come disoccupazione, tagli di posti pubblici, riduzione dei servizi sociali, degrado dell'istruzione a discapito dei nostri figli.
Per "Criticità prioritarie per la città di Parma" mi astengo, non per mancanza di argomentazioni, ma perché dal sociale, alla sanità, dovrei scrivere un romanzo.
La visione futura non è in discussione. In futuro sarà una società multietnica, che lo vogliamo o meno, sarà così. Aumenterà la differenza tra classi sociali.
Come vedo il prossimo sindaco? Certamente non votato da me: sarà uno sceriffo, parmigiano e naturalmente burattino dei poteri forti.
Concludo, caro Direttore Andrea Marsiletti, salutandoti con la mia visione, scomodando ancora una volta Errico Malatesta:
"
Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo; noi vogliamo che gli uomini, affratellati da una solidarietà cosciente e voluta, cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il medesimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza".
Cittadino, anarchico, Fabio Giovanni Malandra
riferimenti:
http://parma.repubblica.it/cronaca/2015/05/12/news/parma_chi_un_salto_triplo_per_il_futuro-114145056/
http://www.gazzettadiparma.it/scheda/269790/Parma-chi-.html
http://www.parmadaily.it/82482/Parma_chi_La_citta_si_interroga/ ).